martedì 2 aprile 2013

Socrate

Socrate, nato ad Atene nel 470 o 469 a.C. e morto nel 399 a.C., è stato uno dei filosofi più importanti esponenti della tradizione filosofica occidentale. Il contributo più importante che egli ha dato alla storia del pensiero filosofico consiste nel suo metodo d'indagine: il dialogo che utilizzava lo strumento critico dell'elenchos ("confutazione") applicandolo prevalentemente all'esame in comune di concetti morali fondamentali. Per questo Socrate è riconosciuto come padre fondatore dell'etica o filosofia morale e della filosofia in generale. Per le vicende della sua vita e della sua filosofia che lo condussero al processo e alla condanna a morte è stato considerato il primo martire occidentale della libertà di pensiero. 


Socrate
Conosciamo Socrate solo attraverso ciò che altri hanno scritto di lui, coll'effetto, apparentemente paradossale, che disponiamo di almeno quattro Socrati virtuali:

- il Socrate sofista e filosofo naturale delle Nuvole di Aristofane

- il Socrate filosofo morale dei dialoghi giovanili di Platone

- il Socrate moralista dei Memorabili di Senofonte, la cui attendibilità è viziata dal fatto che l'autore, conservatore e filosoficamente ottuso, li abbia scritti per scagionare Socrate dall'accusa di empietà

- il Socrate di cui riferisce Aristotele, che non l'aveva conosciuto personalmente (e che può essere utile per aver informazioni sull'immagine di Socrate diffusa nel IV secolo)


La maieutica: è l'arte di far partorire le idee. E' uno dei due elementi fondamentali del metodo socratico. Socrate con la prima fase (ironia) istilla il dubbio in colui con cui sta discorrendo e lo porta quindi alla ricerca. Ne consegue la maieutica nel senso che dalla ricerca (intesa come ragionamento) nascono le idee.
 

Nessun commento:

Posta un commento