sabato 20 aprile 2013

Platone: IL MITO DELLA CAVERNA


Illustrazione del mito in un'incisione del 1604 di Jan Saenredam. I prigionieri immobilizzati davanti al muro, nel guardare indietro, fissano la parete e vedendo delle ombre, in realtà modellini proiettati dalla luce di una torcia, credono che esse siano vere figure umane.


Platone narra il mito della caverna, uno dei piú famosi ed affascinanti. In esso si ritrova, espressa nel linguaggio accessibile del mito, tutta la teoria platonica della conoscenza, ma anche si ribadisce il rapporto tra filosofia e impegno di vita: conoscere il Bene significa anche praticarlo; il filosofo che ha contemplato la Verità del Mondo delle Idee non può chiudersi nella sua torre d’avorio: deve tornare – a rischio della propria vita – fra gli uomini, per liberarli dalle catene della conoscenza illusoria del mondo sensibile. Proponiamo la lettura di queste pagine senza ulteriori osservazioni e commenti, convinti che lo scritto platonico non li richieda. Socrate parla in prima persona; il suo interlocutore è Glaucone.




martedì 2 aprile 2013

Eraclito

Eraclito è stato un filosofo greco antico, uno dei maggiori pensatori presocratici.Il suo pensiero risulta particolarmente difficile da comprendere ed è stato interpretato nei modi più diversi a causa del suo stile oracolare e della frammentarietà nella quale ci è giunta la sua opera.


 Eraclito - di Hendrick Brugghen 


                                                                                1628, olio su tela                                                     

Socrate

Socrate, nato ad Atene nel 470 o 469 a.C. e morto nel 399 a.C., è stato uno dei filosofi più importanti esponenti della tradizione filosofica occidentale. Il contributo più importante che egli ha dato alla storia del pensiero filosofico consiste nel suo metodo d'indagine: il dialogo che utilizzava lo strumento critico dell'elenchos ("confutazione") applicandolo prevalentemente all'esame in comune di concetti morali fondamentali. Per questo Socrate è riconosciuto come padre fondatore dell'etica o filosofia morale e della filosofia in generale. Per le vicende della sua vita e della sua filosofia che lo condussero al processo e alla condanna a morte è stato considerato il primo martire occidentale della libertà di pensiero. 


Socrate
Conosciamo Socrate solo attraverso ciò che altri hanno scritto di lui, coll'effetto, apparentemente paradossale, che disponiamo di almeno quattro Socrati virtuali:

- il Socrate sofista e filosofo naturale delle Nuvole di Aristofane

- il Socrate filosofo morale dei dialoghi giovanili di Platone

- il Socrate moralista dei Memorabili di Senofonte, la cui attendibilità è viziata dal fatto che l'autore, conservatore e filosoficamente ottuso, li abbia scritti per scagionare Socrate dall'accusa di empietà

- il Socrate di cui riferisce Aristotele, che non l'aveva conosciuto personalmente (e che può essere utile per aver informazioni sull'immagine di Socrate diffusa nel IV secolo)


La maieutica: è l'arte di far partorire le idee. E' uno dei due elementi fondamentali del metodo socratico. Socrate con la prima fase (ironia) istilla il dubbio in colui con cui sta discorrendo e lo porta quindi alla ricerca. Ne consegue la maieutica nel senso che dalla ricerca (intesa come ragionamento) nascono le idee.