Socrate, nato ad Atene nel 470 o 469
a.C. e morto nel 399 a.C., è stato uno dei filosofi più
importanti esponenti della tradizione filosofica occidentale. Il contributo più
importante che egli ha dato alla storia del pensiero filosofico consiste nel suo
metodo d'indagine: il dialogo che utilizzava lo strumento critico dell'elenchos
("confutazione") applicandolo prevalentemente all'esame in comune di
concetti morali fondamentali. Per questo Socrate è riconosciuto come padre
fondatore dell'etica o filosofia morale e della filosofia in generale. Per le
vicende della sua vita e della sua filosofia che lo condussero al processo e
alla condanna a morte è stato considerato il primo martire occidentale della
libertà di pensiero.
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Socrate |
Conosciamo Socrate solo attraverso ciò che altri
hanno scritto di lui, coll'effetto, apparentemente paradossale, che disponiamo
di almeno quattro Socrati virtuali:
- il Socrate sofista e filosofo naturale delle Nuvole di
Aristofane
- il Socrate filosofo morale dei dialoghi
giovanili di Platone
- il Socrate moralista dei Memorabili di
Senofonte, la cui attendibilità è viziata dal fatto che l'autore, conservatore e
filosoficamente ottuso, li abbia scritti per scagionare Socrate dall'accusa di
empietà
- il Socrate di cui riferisce Aristotele, che
non l'aveva conosciuto personalmente (e che può essere utile per aver
informazioni sull'immagine di Socrate diffusa nel IV secolo)
La maieutica: è l'arte di far partorire le idee. E' uno dei due elementi fondamentali del metodo socratico. Socrate con la prima fase (ironia) istilla il dubbio in colui con cui sta discorrendo e lo porta quindi alla ricerca. Ne consegue la maieutica nel senso che dalla ricerca (intesa come ragionamento) nascono le idee.